
Ecco come è nata la riforma costituzionale su cui ci accingiamo a votare il 25 e 26 giugno:
"La legge sulla devolution è nata in una baita a Lorenzago, tra i monti del Cadore, 'tra polenta formaggi e costine di maiale'. Lo racconta il ministro leghista per le Riforme, Roberto Calderoli, che fa il resoconto delle riunioni che hanno portato alla proposta sul federalismo e sulle modifiche da apportare alla Costituzione. A dispetto della serietà del tema, ricorda l'esponente del Carroccio, la 'stesura del testo si svolse in un clima rilassato'. E
soprattutto, in un contesto spartano: un rifugio in montagna senza elettricità: 'quando calava il sole usavamo le lampade a carburo', sorride Calderoli. In quel giugno del 2003, con Giulio Tremonti e Umberto Bossi, c'erano i saggi indicati dalla maggioranza: Domenico Nania (An), Andrea Pastore (Fi) e Francesco D'Onofrio (Udc), oltre al sottosegretario Aldo Brancher (FI). E proprio quest'ultimo era incaricato di preparare da mangiare: 'Si metteva ai fornelli a fare la polenta in grossi recipienti di rame. Quando era pronta la portava in tavola con costine di maiale e formaggi. Così il clima si scaldava - ricorda Calderoli -, il vino scorreva e anche le divergenze tra di noi venivano superate facilmente. Quelle giornate hanno aperto la strada all'accordo all'interno della maggioranza che sembrava difficile da raggiungere" (Adnkronos, 2005)
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1 commento:
i uagliun i uagliun ... i uagliun ngopp a mundagn enn fat u festin e nun c'enn chiamat i uagliun
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