20 maggio 2007

Avevamo Rubato

Qualche anno fa vinsi a scuola un concorso di letteratura (niente di che!) scrivendo una "novella" molto breve,dal titolo "Avevamo Rubato" che tra l'altro scrissi durante un tema in classe, e la prof mi propose di presentarla a questo concorso. La traccia del tema era più o meno: "Descrivi un esperienza giovanile".

La motivazione per il mio primo posto (eheh) fu:
Per l'originalità e la "verve" narrativa, nonchè per la validità del messaggio.

Vi propongo il testo che ho trovato per caso qualche giorno fa... ho cambiato solo un paio di congiunzioni e preposizioni(di a da in con su per tra fra) ditemi che ne pensate, anche se vi fa schifo.
PS non ci tenevo tanto a vincere, come ho detto presentai il testo quasi per caso, ma che soddisfazione aver battuto dei mattoni assurdi sull'amore, sull'amicizia, sull'11 settembre e su tutti i mali del mondo (con una storia vera, tral'altro!) :D

Avevamo Rubato
"Dai muovetevi!" "Più veloci, lumache!" Quei due stavano proprio mettendoci l'anima.
Quella sera era andata come molte altre, come tutte le altre sere estive; quattro chiacchiere, una passeggiata sul lungomare, un gelato divorato in fretta. Nulla che andasse al di fuori dei ranghi, che ci avesse emozionati o divertiti particolarmente. Una serata che rientrava perfettamente nella piattitudine di quel periodo; ma era Estate, periodo in cui ci si dovrebbe divertire. E quella noia a Stefano e Daniele proprio non andava giù. Sulla via del ritorno a casa, mezzanotte circa, si discuteva del più e del meno, quando all'improvviso i due scontenti del gruppo si trovarono dinanzi l'occasione per divertirsi: la trasgressione. Appena lo videro, capirono subito che quell'oggetto sarebbe diventato il traguardo della serata: traguardo da raggiungere ad ogni costo. Al resto della compagnia l'idea non piaceva molto; non ci andava di rischiare qualcosa per divertirci. Ma Stefano e Daniele erano decisi, convinti, e lo avrebbero fatto; si sarebbero impossessati di quell'oggetto. Scavalcarono agilmente la sbarra di protezione e con fare circospetto vi si avvicinarono, sotto gli occhi della città dormiente. E sotto i nostri occhi, inerti e stupefatti. All'istante afferrarono il bottino e lo sollevarono, e vennero nuovamente alla sbarra di protezione. Fu allora che ci rendemmo conto che il loro livello di adrenalina era alle stelle: erano eccitati e divertiti come mai li avevo visti. Con grande sorpresa mi accorsi che anche altri due della combriccola corsero ad aiutarli, a sollavare la "preda" per portarla al sicuro. E poi altri due ancora. Eravamo in sette quella sera. E solo io rimasi immobile, zitto ad osservare. Mi sentivo estraniato, e allora mi avvicinai a loro aumentando il passo, e li aiutai. Sentivo un senso di piacere e felicità che mi cresceva dentro. Camminammo per un po', nascondendo coi nostri corpi il bottino, circondandolo. Più ci pensavo, più mi veniva da ridere. Eravamo totalmente presi da ciò che stavamo facendo. Ma la vera emozione, quella che ti sconvolge, che ti turba, che ti fa sentire una bomba pronta ad esplodere, non era ancora arrivata. Eravamo vicini al nostro rifugio, il luogo dove ci saremmo sentiti al sicuro e appagati del nostro atto "eroico", quanto sentimmo arrivare in lontananza un'automobile, che suonava il clacson all'impazzata. Si dirigeva verso di noi. Le nostre facce, i nostri arti, i nostri cuori si pietrificarono. Noi, ragazzi per bene, colti a rubare. Furono attimi interminabili, in cui ci accorgemmo della stupidaggine commessa. Arrivata accanto a noi l'auto di fermò; vi erano dentro quattro o cinque ragazzi, forse ubriachi, o comunque brilli, che ci guardarono, biascicarono qualcosa e se ne andarono così come erano arrivati: correndo all'impazzata.
Dopo questa paura ci sentivamo più forti, più sicuri, galvanizzati, quasi estasiati. Raggiungemmo il nostro luogo d'incontro, il nostro regno. Posammo a terra l'oggetto del desiderio, lo nascondemmo tra i cespugli. Ci guardammo negli occhi. Avevamo rubato. Ma non ci sentivamo in colpa, nè avevamo paura. Ci sentivamo rilassati e soddisfatti, eppure, avevamo rubato. Tutto era incominciato per scherzo, per idea di due di noi che avevano voglia di trasgredire. Che la si chiami insoddisfazione giovanile, voglia di trasgressione, che si dica che i giovani bruciano le tappe della vita troppo in fretta, poco ci importava. Avevamo rubato. Due del gruppetto ne avevano influenzati cinque. Era segno che eravamo deboli; ci sentivamo forti, ma era un'apparenza, non lo eravamo affatto. Avevamo rubato. Il giorno dopo, rivedendoci, riflettemmo, parlammo e decidemmo: avremmo sicuramente riportato quel carrello per la spesa nel parcheggio del supermercato.

Dario Palumbo , III E
© - da` - http://palumbus.blogspot.com

12 commenti:

Anonimo ha detto...

assurdo, non l'avevo mai letto...
mi piace.
Comunque direi: piccolo grelluccio cresce!!! :D

Anonimo ha detto...

uaaaa bellissimo tema :D
ottima dario

p.s. noi a gallipoli l'anno scorso in vacanza ne abbiamo preso uno e ce lo siamo portati a casa ahahahahahahahahahauah

pasks87

Bocconcino ha detto...

si ma nn ho capito la foto della champions....

Anonimo ha detto...

io pure una volta mi feci il carrello adsudhsafuahafs lo portammo nel parco e ci buttavamo dalla discesa :°D si parea Luigi

Anonimo ha detto...

Bella dà!!! ne dovevi scrivere anke una sull ombrellone all arcobaleno :D co frank ke se ne scappò a casa correndo auzhauhzuahzuahzuahz
ste

Anonimo ha detto...

doppi sensi... il titolo del tema (avevamo rubato) la foto della coppa campioni;povero comunista!Alla ricerca di un filo conduttore che porti ad associare il rubare a Berlusconi anche nel campo calcistico !Fate bene cmq ad avere paura... la vostra fine è vicina!

da` ha detto...

^Gelor0x^ il corso di formazione politica che stai seguendo ti sta rovinando le chiocche! Vedi complotti ovunque contro il tuo dio silvio

Se guardi bene ho postato il 20 Maggio, cioè prima della vittoria del Milan ...

Non ho parole...

da` ha detto...

la coppa era la prima immagine di un premio che mi passava per la testa ...

Anonimo ha detto...

Voi comunisti prevedete anche il futuro, anche se di solito fate centro solo sulle stronzate... ma prevedere che il Milan vincesse era semplice! SIAMO I PIU FORTI! E tra poco lo saremo molto di +...

P.S.: ^Gelor0x^ il corso di formazione politica che stai seguendo ti sta rovinando le chiocche! Vedi complotti ovunque contro il tuo dio silvio

scusa mi levi na curiosità... ma come si chiama sto blog? I complotti contro "Dio Silvio" come lo definisci tu sono all'ordine del giorno su questo foglio di carta virtuale caro mio....

In attesa di giorni migliori, xkè il tempo è scaduto... è ora di andare a casa!

da` ha detto...

questo blog in passato si è preoccupato di provare a diffondere un pò di notizie, di contraddizioni , di tristi amenità "sul macigno della politica italiana" che ha bloccato e fermato la classe politica italiana DI DESTRA E SINISTRA. il futuro non lo prevediamo ancora, e la tua risposta è ridicola almeno quanto la tua supposizione di filo logico

Anonimo ha detto...

Questa novella è proprio come le tue deviate convinzioni politiche...UNA MERDA!!!!

Anonimo ha detto...

LOL.. passavo per caso, perchè il forum era down e allora mi son detto.. xkè non dare un'okkiata al blog di dario??.. E così, tra Weierstrass, Rolle, Cauchy e La Grange, mi sono concesso una pausa per leggere il racconto.. Davvero bello, complimenti...