17 aprile 2006

Il Decreto Berlusconi


No, non è un nome vero e proprio, ma è ovviamente un "soprannome" dato ad un decreto legge del governo Craxi.
Ma procediamo con calma.
Berlusconi fonda nel 1973 Telemilano, una TV via cavo, di quartiere, cioè visibile solo a Milano 2, quartiere di Segrate costruito da una sua società edile, la Edilnord, negli anni '70.
Telemilano trasmette molto poco, un notiziario con informazioni utili per gli abitanti del quartiere, qualche film poco importante ogni tanto.
Infatti per 4 anni Telemilano non ha nessun guadagno. Poi d'improvviso nel 1976, la TV viene convertita in TV via etere, e con alcuni massicci investimenti, Berlusconi riesce a coprire a stento l'intero territorio lombardo. Con l'aiuto di Adriano Galliani(si, proprio lui), esperto di frequenze televisive, Berlusconi si lancia a tutti gli effetti nel nuovo mercato televisivo. Inizia a spendere ingenti cifre (2.4 miliardi di lire) per l'acquisto di oltre 300 film, da trasmettere sulle sue tv. Molti non capiscono come mai questo giovane imprenditore milanese spenda così tanto in un settore ancora nuovo e rischioso. I programmi della sua televisione saranno sempre d'intrattenimento, e otterranno molto successo, perchè gli italiani erano stanchi della tv troppo impegnativa, stile RAI dell'epoca, e accettano di buon grado i film, gli spettacoli e le tette offertegli da Berlusconi.

Silvio capisce però che il vero business è la pubblicità. Quindi comincia a concedere, prima a prezzi irrisori, e in seguito gratuitamente, i suoi film e i suoi spettacoli ad altre televisioni private di tutto il territorio italiano, a patto che le suddette TV trasmettano le pubblicità in concessione di berluska (grazie ad una società fondata appositamente, Publitalia 80). Infatti spesso gli spot pubblicitari erano già inseriti nelle pellicole che Telemilano cedeva ad altre TV. Si arrivò in seguito alla trasmissione "a reti unificate" su molte emittenti, specie del NordItalia. Nel 1980 Telemilano si fonde con altre 4 TV del Nord Italia, TeleEmiliaRomagna, TeleTorino, VideoVeneto e A&G Television. E' nato Canale 5.

La fininvest (società di Silvio che controlla Canale 5) acquisterà in seguito Italia 1 e Rete 4. Tutte e 3 le Tv trasmettono per lo più film, telefilm, varietà e programmi di cabaret.
Massiccio sarà anche il trasferimento di volti noti della Rai a Fininvest, nonchè di scenografi, registi, produttori,coreografi.
La Rai a quell'epoca non può trasmettere più di un TOT di pubblicità, e per tale ragione Fininvest guadagnerà moltissimo con gli introiti pubblicitari. Nel 1983 venne persino trasmessa una pubblicità di casse da morto!

Col sistema prima descritto, cioè la trasmissione a reti unificate, Berlusconi si assicura nei primi anni '80, una presenza dei suoi programmi sulla quasi totalità del territorio nazionale.

Da allora, soprattutto nei primi anni di trasmissione, Berlusconi ha utilizzato le sue televisioni per arricchirsi, e per la sua propaganda politica, liberale e anticomunista, così come auspicato dal piano di rinascita della P2 ( ma questa è un'altra storia, ne parlerò).
Nel 1984, essendo la trasmissione sul territorio nazionale vietata dalla legge, i pretori di Torino, Pescara e Roma, sequestrano le antenne e gli impianti Fininvest. "L'amico" Craxi varò allora, nel tempo record di 4 giorni, un decreto legge che "legalizzasse" la situazione di Berlusconi. Il primo "decreto Berlusconi", che prendeva il nome, cosa nuova, dal nome del beneficiario. Niente male per uno che dice di non aver avuto aiuti politici. Il decreto, al momento della conversione in legge, fu bocciato dal Parlamento. Due dei tre pretori sequestrarono nuovamente gli impianti Fininvest. Fu così allora che Craxi varò un secondo "decreto Berlusconi", e minacciando elezioni anticipate ai partiti alleati, riuscì ad ottenere la conversione in legge.
Nel 1990 poi, la legge Mammì, sancì che un privato poteva possedere al massimo 3 emittenti. Una legge sostanzialmente tesa a mantenere lo status quo. Nel 1994 tale legge è stata dichiarata incostituzionale, poichè non da` adeguate garanzie di pluralismo, e per tale ragione, dal 1994 al 2003 (anno delle riforma Gasparri) Rete4 ha trasmesso abusivamente, in quanto gli fu revocata la concessione statale!

Spero di aver fornito un quadro chiaro sulla nascita e crescita delle reti Mediaset (ex Fininvest).
Mi auguro che il prossimo governo (e spero oggi che la Cassazione metta fine ad ogni dubbio sulla sua legittimità) vari una legge che:
1.Vieti ad una persona di possedere più di una emittente televisiva(e sarebbe già troppo, in Spagna non se ne può possedere più del 49,9%)
2.Vieti a chiunque possegga quote in emittenti televisive, di poter essere eletto in Parlamento.









© - da` - http://palumbus.blogspot.com

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vai a RuBaRe!

da` ha detto...

chi sei, un sostenitore di silvio che mi consiglia la migliore strategia per arricchirmi in Italia (sponsorizzata ovviamente da silvio) :D

Anonimo ha detto...

lasciando da parte le ideologie politiche (sinceramente una grande stronzata, in quanto crediamo che siano idee giuste, quando poi niente e' giusto se non vale per tutti), cerchiamo di interessarci di piu a cio' ke c ruota attorno. il futuro siamo noi, a sti poveri tabacconi politici di merda interessa solo costruire case a mare, guadagnare 10000 euro al mese e far trascorrere le vacanze ai propri figli nelle piu belle capitali del mondo. invece di dire COMUNISTI FIGLI DI PUTTANA o FASCITA DI MERDA etc etc etc risparmiamo il fiato e facciamo attenzione d'ora in poi a cio' ke verra' cambiato. facciamoci sentire

Anonimo ha detto...

Grande, concordo su tutta la linea....Il primo anonimo forse ruba e si trova bene, e rimane anonimo e dice cazzate xkè sarà dell'opposizione, per la mia ritengo che quanto sul decreto è vero, potete verificare anche voi...

Anonimo ha detto...

Caro galloween o come ti chiami tu il mio vai a rubare era esclusivamente ironico xkè almeno al momento nn rubo e quindi nn posso dirti se mi troverei bene e cmq a parer mio le cazzate le hanno dette i vostri fantomatici leader e voi poveri "COGLIONI" c siete cascati in pieno! x quanto riguarda la mia identità è stato solo un errore xkè di certo nn ho paura di dire quello che penso e penso che con questa maggioranza farò grasse risate.

da` ha detto...

caro mio "noi coglioni" non pendiamo dalla labbra di nessuno...siamo liberi cittadini...non ripetiamo come te le parole di un fantoccio imbalsamato...se mi vieni a dire che sono tutte cose inventate dopo che ci sono libri, articoli di giornale, interviste, documentari e quant'altro trovabili in edicola, in libreria, in tv (la notte forse ogni tanto), su internet allora fai il gioco di silvio quando dice "viene ribaltata la realtà" (nel confronto con Prodi l'ultimo l'ha detto 8 volte (su appunto di Hydra)!!! E poi prova a chiedere a qualcuno più anziano...se se lo ricorda mia mamma non vedo perchè non se lo ricordino altri!

Anonimo ha detto...

Beh Gelo, forse i coglioni sn meno di quelli che pensi, cmq se salgo io abolisco direttamente la costituzione e divento intoccabile, tanto quelli che nn fanno ridere a te fanno ridere molte persone.....Cmq il tempo mi darà ragione, si vedrà solo col tempo chi ha sbagliato e chi no...(spero che la Tunisia nn prenda + emigrati politici...)